Alberto Rizzi
- 10/10/2015 23:29:00
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In effetti ho sempre considerato l’uso di una ricca simbologia e la costruzione “per immagini” come i punti di forza di questa poesia e di tutte quelle che compongono la raccolta. Essa è una di quelle realizzate attraverso ciò che io chiamo “scrittura semiautomatica”; e che consiste nel fare uscire frasi spontanee durante l’ascolto di un disco in lingua inglese, dopo aver ottenuto il vuoto mentale grazie a tecniche di respirazione. Ho usato questa tecnica occasionalmente in alcune poesie di certe mie raccolte; e interamente in due di esse: “Pensieri sovrapposti e senza un ritmo preciso” e questa. Come fa capire il titolo del libro, tutte le liriche che lo compongono riflettono la mia idea di scrittura “gotica” in ambito poetico.
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Franca Alaimo
- 10/10/2015 18:29:00
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E una poesia che ha un ritmo seducente. Il suo respiro è narrativo (e sintuisce un dolore intimo, la spezzatura di un sentimento basilare), però gli "eventi" vengono costantemente elaborati attraverso simboli, come lacqua, i fiori, la casa. Su tutti domina lacqua che inghiotte, ma anche scorre ed è instabile.
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